RAZIONALE

Nella provincia di Salerno ed in particolare nella zona dell’Agro-Nocerino-Sarnese vi è un alto tasso di inquinamento delle acque in special modo del fiume Sarno che è continuamente monitorato dai Carabinieri Forestali per impedire sversamenti abusivi di sostanze tossiche. Nonostante i numerosi controlli sversamenti abusivi si continuano a registrare e questa abitudine può essere correlata ad un numero maggiore di nuove diagnosi di malattie oncologiche nell’agro che rispetto al resto della provincia di Salerno, come afferma il medico pediatra Vincenzo Stile, presidente della commissione consiliare sanità nella sua relazione pubblicata insieme ai risultati del Registro Tumori della Campania coi dati aggiornati fino al 2015. A Pagani e Sarno si registrano un’incidenza superiore del 9% rispetto all'intera provincia di Salerno per un totale di 2250 casi, 194 in più rispetto all'atteso. Ad essere più colpiti sono gli uomini che superano il 16%, mentre per le donne c'è uno sforamento del 5%, anche il tasso di mortalità risulta maggiore del 12% rispetto al previsto e sono sempre gli uomini con il 59% dei decessi rispetto al 41% delle donne. Per quanto riguarda gli organi colpiti maggiormente, sono aumentati il cancro al cervello e dal 21 al 50% in più mesotelioma, prostata, occhio, linfoma non hodgkin, vescica e pelle. In crescita sono tumori encefalo, tessuti molli, mammella, vescica, oro faringe. Dai dati raccolti nel Registro Tumori della regione Campania negli anni 2008-2014 si può evincere che effettivamente il tumore alla vescica è in ascesa tra le diagnosi oncologiche campane rispetto al resto di Italia. Chi è la prima sentinella sul territorio? A chi si rivolge il paziente? Ai medici di medicina generale (MMG). È fondamentale pertanto far conoscere determinate neoplasie e delineare un percorso condiviso che parta dal MMG, continui con lo specialista di riferimento, dopodiché il paziente torna sul territorio. Creare una sinergia tra le due figure è fondamentale per ottenere il miglior risultato possibile. Ognuno dei due (MMG e specialista) sa che può contare sull’altro ed altresì il paziente non si sente abbandonato sia nelle fasi iniziali della malattia che nelle fasi terminali. Questo corso, diviso in 5 giornate, è rivolto ai medici di medicina generale del distretto 62. Obiettivo del corso è migliorare il percorso diagnostico terapeutico delle patologie neoplastiche, che vede coinvolto il MMG in prima persona, partendo dall’importanza della prevenzione con il ruolo dell’alimentazione; ruolo della diagnosi precoce; verranno discusse le principali neoplasie da numerosi esperti dell’argomento, in una visione multidisciplinare; verranno affrontate le principali problematiche che si riscontrano nella pratica clinica, gli aspetti terapeutici e psicologici del paziente.

Responsabile scientifico: G. Di Lorenzo

Obiettivi formativi e Area formativa: Documentazione clinica, percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza, profili di cura (3)

Destinatari dell'attività formativa:

Medico Chirurgo (Dermatologia e Venereologia; Oncologia; Radioterapia; Medicina generele (Medici di famiglia); Chirurgia generale; Urologia; Radiodiagnostica)

Farmacista (Farmacia Ospedaliera; Farmacia Territoriale)

Psicologo (Psicoterapia; Psicologia)

Biologo

Evento ECM accreditato con ID: 360-310425

Durata dell'attività formativa: 30 ore

Crediti ECM: 30,0